La Prostatite
La prostatite è una infiammazione della prostata. È una patologia molto comune che può causare sintomi molto fastidiosi e se non si esegue una diagnosi tempestiva e non si instaura un trattamento mirato, può cronicizzarsi e, in alcuni casi, determinare pericolose e gravi complicanze.
Per sapere se soffri di disturbi eventualmente causati da una prostatite, ti consigliamo di compilare il presente questionario che puoi scaricare cliccando qui. Stampalo, compilalo in maniera onesta e sincera e portalo in visione al tuo uro-andrologo di fiducia, il quale saprà sicuramente riconoscere la causa del problema e prescriverti la terapia più appropriata.
Per cui, se hai difficoltà a scoprire il glande (“scappellare”) non devi avere esitazioni: consulta quanto prima un esperto urologo-andrologo!
Epidemiologia
La prostatite può colpire gli uomini di tutte le fasce di età. Si valuta che circa il 50% degli uomini sia interessato da questa patologia almeno una volta durante la vita. La prostatite è la malattia uro-andrologica di più frequente riscontro negli uomini di età inferiore ai 50 anni. Essa rappresenta il motivo della visita di un quarto di tutte le prestazioni ambulatoriali uro-andrologiche nei soggetti giovani e di mezza età. La forma non batterica, anche denominata sindrome dolorosa pelvica cronica (CPPS), è il tipo più comune. Le prostatiti batteriche invece (acute e croniche) rappresentano complessivamente solo il 5-10%. La prostatite batterica in forma acuta si presenta più spesso negli uomini sotto i 35 anni, mentre la forma cronica interessa prevalentemente gli individui di età compresa tra i 40 e i 70 anni.
Anatomia della prostata
La prostata è una ghiandola dalla forma simile ad una castagna. Si trova inferiormente alla vescica e davanti il retto. Durante l’ orgasmo la muscolatura della prostata si contrae spingendo il seme nell’ uretra.
Questa patologia rappresenta la causa del 25% di tutte le visite ambulatoriali uro-andrologiche negli individui giovani e di mezza età. Sono stati eseguiti numerosi studi volti ad investigare la prevalenza della prostatite in popolazioni di varie etnie. La prevalenza media è del 7,7% con un valore minimo del 2,2% ed un valore massimo del 14,2%. Al contrario di quanto si pensi, nella maggior parte dei casi la prostatite non è causata da batteri: la prostatite batterica (acuta e cronica), infatti, rappresenta complessivamente solo il 5-10% di tutti i casi. La prostatite batterica acuta (PBA) si presenta più spesso negli uomini sotto i 35 anni, mentre la forma cronica interessa soprattutto gli uomini di età compresa tra i 40 e i 70. La prostatite cronica è una patologia che determina alti costi di gestione per il sistema sanitario.
Istopatologia
Dal punto di vista anatomopatologico, il tratto distintivo della prostatite è la presenza di una infiltrazione di cellule infiammatorie nell’ambito del tessuto prostatico. Questa patologia può essere concomitante con altre patologie della prostata quali il tumore e/o l’ipertrofia prostatica. Studi autoptici hanno valutato che una infiltrazione infiammatoria della prostata è presente nel 44% dei casi. L’aspetto istologico più comune di questa patologia, infatti, è l’infiltrazione di linfociti nello stroma adiacente agli acini prostatici; l’intensità del processo infiammatorio, poi, può variare dalla presenza di un ridotto numero di linfociti sino alla formazione di veri e propri noduli linfatici intraprostatici. Le cellule responsabili dell’infiammazione possono essere i neutrofili, i linfociti e/o i macrofagi e queste cellule possono essere presenti singolarmente o tutte insieme contemporaneamente.
Classificazione (torna su)
La classificazione dell’infiammazione della prostata si basa sui principi diagnostici di laboratorio postulati da Meares e Stamey nel 1968. Il test di Stamey (descritto successivamente nella sezione dedicata alla diagnosi) si basa sull’ esame microscopico e colturale delle urine, dello sperma e del secreto prostatico indotto tramite massaggio della prostata. In base a questo importante test diagnostico è possibile individuare quattro categorie:
- prostatite batterica acuta(prostatite di tipo I)
- prostatite batterica cronica (prostatite di tipo II)
- prostatite abatterica anche denominata Dolore pelvico cronico o, con termine anglosassone, Chronic Pelvic Pain Syndrome (CPPS) (prostatite di tipo III)
- prostatite infiammatoria asintomatica (prostatite di tipo IV)
La prostatite batterica acuta (tipo I) è una infiammazione della ghiandola prostatica causata da un’infezione batterica. I microrganismi più frequentemente causa di una infezione prostatica sono l’Escherichia coli e la klebsiella. La prostatite batterica acuta è una patologia molto pericolosa: se non viene instaurato tempestivamente un trattamento adeguato può causare gravi complicanze. In particolare, se l’infezione batterica si diffonde alla circolazione sanguigna, si instaura una gravissima condizione denominata urosepsi che può essere potenzialmente letale.
La prostatite batterica cronica (tipo II) è un’infezione recidivante della prostata e dell’apparato urinario. I sintomi sono meno gravi di quelli legati alla prostatite batterica acuta.
La prostatite abatterica (tipo III), anche denominata sindrome del dolore pelvico cronico, è una infiammazione della prostata in cui non è possibile riconoscere una causa batterica tramite il test di Stamey. La prostatite di tipo III viene a sua volta suddivisa in due sottotipi: la prostatite abatterica infiammatoria (tipo IIIa), caratterizzata dalla positività al test di Stamey per la presenza di cellule infiammatorie, e la prostatite abatterica non infiammatoria (tipo IIIb) in cui invece vi è assenza di cellule infiammatorie.
La prostatite infiammatoria asintomatica (tipo IV), in passato denominata prostatodinia, è caratterizzata dall’ assenza di sintomi e dal riscontro casuale di cellule infiammatorie o batteri nelle urine e/o nello sperma in esami di laboratorio eseguiti per altri motivi. Questo tipo specifico si può diagnosticare anche in uno studio istologico della prostata eseguito per altri motivi: in una biopsia prostatica praticata per una elevazione del PSA oppure su un campione di prostata asportata tramite intervento di prostatectomia radicale eseguita in caso di tumore alla prostata.
Prostatite cronica: immagine al microscopio ottico. I puntini blu sono le cellule infiammatorie che infiltrano il tessuto prostatico